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GROTTA DI SAN BONAVENTURA

Dante ricorda nel XII canto del Paradiso San Bonaventura (al secolo Giovanni di Fidanza) nato a Civita nel 1221. La leggenda vuole che il piccolo Giovanni incontrasse San Francesco nella cosiddetta "Grotta di San Bonaventura" che lo guarì da una malattia mortale e ottenendo dalla madre il voto di consacrarlo all'ordine francescano. Bonaventura entrò nell'ordine dei francescani nel 1238. Nel 1254 divenne maestro reggente dell'Università di Parigi, ma proprio l'anno successivo i rappresentanti degli ordini mendicanti (domenicani e francescani) furono esclusi dall'insegnamento parigino. Bonaventura e Tommaso D'Aquino furono i paladini della lotta contro questo provvedimento ottenendone l'annullamento da Papa Alessandro IV. Nel 1257 divenne Ministro Generale dell'ordine francescano (il settimo dopo San Francesco), rivedendone interamente l'organizzazione. Nel 1273 fu nominato Arcivescovo di Albano e Cardinale. Morì nel 1274. Una chiesa dedicata a San Bonaventura venne costruita a Civita nel 1525 sul luogo della casa paterna del Santo. La chiesa fu distrutta dai franamenti e nel 1810 fu abbandonata. Ne rimangono solo poche tracce da un'edicola commemorativa di San Bonaventura lungo la strada che costeggia l'estremità meridionale della rupe.

 

 

Questo stendardo dipinto da Francesco Ciacci per la locale confraternita rappresenta una rara immagine di San Bonaventura che protegge la città di Civita (in basso) che viene raffigurata prima del grande terremoto del 1695 che colpì Civita duramente.